Study for retail development and properties – Vol. 1: “High street retail e grandi locazioni – A quattro anni dalla riforma”
Da questo mese, con la collaborazione di professionisti specializzati nel real estate e brand /retail business, verranno periodicamente pubblicati nel nostro sito degli approfondimenti relativi a materie di interesse dei nostri clienti. I professionisti saranno a disposizione per maggiori informazioni.
Dall’entrata in vigore nel novembre 2014 del decreto legge cd. “Sblocca Italia” il mercato immobiliare retail in Italia conferma il proprio trend in linea con quelli dei competitor mondiali, posizionandoci nelle prime posizioni delle High Street Mondiali.
La legge, a distanza di 4 anni, si può dire abbia ottenuto il risultato che voleva; in particolare nel segmento real estate, la riforma sulle “Grandi Locazioni” – locazioni di immobili quali negozi, showroom, uffici, hotel, centri commerciali, poli logistici, ed edifici ad uso industriale e artigianale, aventi canone annuo superiore ad euro 250.000 – ha evidenziato mancate pronunce giurisprudenziali sulla tematica.
Lo scopo di tale normativa era quello di creare un’alternativa alle rigidità della Legge 392/1978 che storicamente ha scoraggiato gli investimenti, sia nazionali sia soprattutto stranieri, nel mercato immobiliare italiano.
Vediamo di seguito i punti focali della riforma:
A CHI SI RIVOLGE: parti contraenti di contratti di locazione commerciale con canone annuo pattuito in almeno € 250.000
QUALI VANTAGGI: possibilità di derogare alle limitazioni di legge e quindi concordare liberamente:
-durata minima del contratto,
– rinnovo automatico,
-prelazioni,
– recesso per gravi motivi,
– indennità a fine locazione
– indicizzazione del canone, etc.
Il legislatore, in sintesi, ha previsto che nelle ipotesi di “grandi locazioni”, ossia le locazioni dove il conduttore sia economicamente solido ed in grado di sopportare un canone considerevole, il rigido sistema di tutele solitamente applicate possa essere eliminato, con beneficio per le parti contraenti di poter sedere al tavolo delle trattative su un medesimo piano di negoziazione, ponendo finalmente l’Italia al passo con i principali paesi europei.
Con la collaborazione dell’Avv. Simone Brambilla
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